Il design del futuro
Per chi si occupa di design il futuro è in evoluzione tra AI, nuovi strumenti ed algoritmi di crescita. Il cambiamento è sicuro, ma va guidato nella direzione giusta.
Ciao ,
pensa come sarebbe bello vivere in un mondo dove i prodotti sono facili da usare, tutto è comprensibile e i servizi sono veramente utili. Una realtà dove il design — UX Design in particolare — indica la strada, tenendo conto di ciò che serve alle persone, delle loro abilità e di cosa ha un valore per loro.
Peccato che molto spesso gli obiettivi di business non coincidano con questi aspetti, e le attività di design a volte prendano una deriva pericolosa. È bene esserne consapevoli.
Stiamo ottimizzando sempre più i design per ottenere più click, non per maggiore chiarezza.
We stopped building tools and started building engagement traps [fonte]
Vedo sempre più contesti in cui è stata dimenticata molto in fretta l’attenzione per l’utente, inseguendo i numeri e lasciando da parte l’obiettivo principale: risolvere dei problemi con servizi efficaci.
Stiamo dimenticandoci l’empatia mentre ci preoccupiamo degli algoritmi
Il bisogno di personalizzazione e di frammentare l’offerta in modo mirato è diventato così forte che stiamo affidando tutto a test automatici e algoritmi. Continuiamo a costruire per le macchine e non per le persone: più lasciamo il controllo ai dati, più sarà difficile tornare indietro.
Lavoriamo ai nostri design e in contemporanea stiamo allenando le AI che ci porteranno a cambiare lavoro
Gli strumenti che utilizziamo (vedi Figma) hanno iniziato a usare i nostri design per costruire i loro modelli di intelligenza artificiale. La rivoluzione è già in corso, ed una cosa è certa: molto presto cambierà la percezione di chi è in grado di occuparsi del design di un prodotto, di quanto tempo serve, e ovviamente di quanto vale ciò che viene realizzato.
Sempre più prodotti vengono lanciati prima che siano pronti
Ci è stato detto di fallire velocemente, testare imparando dagli errori, mettere online servizi ridotti all’essenziale per poi farli crescere. Ma ci sono dei limiti che non vanno superati: bruciarsi i clienti per uscire in fretta non è mai una buona idea, perché quei clienti scontenti non torneranno più.
I processi stanno cambiando, e non sempre in meglio
Stiamo insegnando a ChatGPT il tono di voce del nostro brand in modo che possa rispondere direttamente agli utenti. Invece di assumere una fotografa professionista usiamo foto generate dall’AI, e facciamo la stessa cosa per illustratori e doppiatori.
Potrebbero sembrare cose da poco, ma considerando il trend nel complesso è chiaro in quale direzione stiamo andando.
Quindi, cosa dovremmo fare?
La risposta che ho trovato su questo articolo di Fabricio Texeira e Caio Braga — da cui ho tradotto i punti salienti — non mi soddisfa.
È vero, i cambiamenti ci sono sempre stati e ogni volta il design si è adattato al nuovo contesto, dalla carta stampata al personal computer, dalla nascita di internet ai social network.
Magari c’è chi cambierà carriera dedicandosi alla componente strategica o alla creazione di prodotti fisici. Potremmo finire per avere più tempo da dedicare alla creatività e allo studio della psicologia, o magari investire di più nello studio dell’accessibilità.
Ma finché facciamo il nostro lavoro, come designer abbiamo un potere enorme ed una responsabilità altrettanto grande. L’obiettivo? Fare in modo che le esperienze positive siano più di quelle frustranti, rendendo migliori le nostre vite. Sta a noi farci carico di certi temi, partendo — anche in piccolo — per dare un contributo reale e concreto.
An experience is only as strong as its weakest link.
— Aral Balkan, From the Front, 2012 —
Ogni volta che abbiamo a che fare con delle scelte abbiamo il diritto di pensare bene alla direzione in cui vogliamo andare e che mondo ci piacerebbe avere. Magari tra 2, 5 o 10 anni.
O magari domani.
Link utili, selezionati a mano
Condivisione di file enormi, sicura
Sicuramente hai già usato WeTransfer, ma hai mai provato Wormhole? Condivisione sicura di file fino a 10GB senza pubblicità, con crittografia end-to-end e nessun obbligo di lasciare la mail. E non devi aspettare che l’upload sia finito.
Trascrizioni audio
Transkriptor è un ottimo servizio a pagamento per trasformare in testo registrazioni audio, utile per le riunioni ma non solo. È uno degli strumenti migliori che ci sono in giro, almeno finché Apple non estenderà la possibilità di trascrivere le note audio alle lingue diverse dall’inglese, direttamente da iOS e MacOS.
Ricerca in tempo reale
Se hai un negozio WooCommerce e vuoi integrare una ricerca con risultati in tempo reale sul tuo sito, una delle migliori soluzioni è FiboSearch. La versione gratuita è ottima fino a un centinaio di prodotti, con molte funzionalità già incluse.
Produttività e gestione di progetti
Quando le cose da fare per un progetto aumentano, di chi è la colpa? Come evitarlo? Questo è un bell’approfondimento per project manager sullo scope creep.
Sei introversə?
Se sei come me, potresti trovare interessante questo articolo. Non condivido tutto, ma a quanto pare ci sono dei benefici ad essere estroversi, o almeno a comportarsi come tali.
In conclusione
Da qualche tempo sto pensando che potrei avere dei benefici a scrivere più spesso — magari newsletter più brevi — ma poi ci ripenso sempre. Ti piacerebbe un esperimento del genere? Se mi dici di sì, ci provo.
Martedì sono andato a vedere la data fiorentina del club tour dei Subsonica. Non mi divertivo così da tempo, bravi. Qui la playlist (Spotify).
A presto,
Tommaso
tomstardust.com
#quoteoftheday
The boldness of asking deep questions may require unforeseen flexibility if we are to accept the answers.
Brian Greene
L’ultima newsletter ha avuto un open rate del 41%. Il link più visitato è stato Relay, l’app per gestire flussi e automazioni.
Grazie per aver letto Ecosistema Digitale.
Ciao Tommaso, sempre spunti molto interessanti. Quanto mi piacerebbe che il prossimo passo del design non fosse verso l'iper-ottimizzazione algoritmica ma verso un'estetica della sufficienza - dove la tecnologia sa quando è il momento di fare un passo indietro. Ma temo che sarò disillusa anche questa volta. Io continuo a pensare positivo... hai visto mai!