Siti multilingua e AI: come andrà a finire?
Ha ancora senso creare versioni in più lingue di un sito web?
Ciao ,
c’è un tema tanto amato da chi di solito vuole lanciare un’attività online e vuole arrivare in un colpo solo su più mercati.
Parlo dei siti multilingua.
L’idea di solito inizia con “voglio il sito in almeno 3 lingue così mi trovano tutti”, ma molto spesso sono da valutare anche le conseguenze di questa scelta. Il mio primo pensiero va sempre all’aumento esponenziale della complessità che ne deriva.
In alcune situazioni aggiungere una seconda lingua ad un sito può portare a complicazioni non solo tecniche, ma anche pratiche. Ogni contenuto va gestito in più versioni: sono tanti quelli che ad ogni nuovo lancio o modifica di una sezione del sito si sono pentiti della scelta. Tutto in realtà nasce da un limite molto evidente, soprattutto se usi WordPress: è una piattaforma che di base non gestisce più lingue, ed è sempre necessario ricorrere a plugin esterni. Per quanto soluzioni come WPML possano funzionare bene, ci saranno sempre criticità, requisiti di memoria che un server condiviso su Aruba non potrà mai soddisfare e problemi da gestire.
Quindi?
Partiamo dall’inizio.
Ha senso avere un sito multilingua?
Se hai un business che vuoi promuovere anche all’estero, magari in inglese, sicuramente la doppia lingua può aiutarti. L’enorme differenza la fa il posizionamento sui motori di ricerca, perché le pagine dei tuoi servizi in inglese saranno visibili anche a chi cerca ciò che fai su Google UK o magari negli Stati Uniti.
Stesso discorso per le promozioni a pagamento: se hai delle pagine di atterraggio in inglese, troverai un mondo di opportunità (e di competitor).
È vero che siamo in un periodo in cui ci sono potenzialità enormi grazie all’AI e agli strumenti di traduzione online. Ma un conto è avere dei contenuti già tradotti e proposti al mondo, un altro dare la possibilità di tradurre con un clic i contenuti del tuo sito italiano a chi parla un’altra lingua. La seconda opzione è passiva, e richiede che le persone ti trovino partendo dall’italiano.
Basta guardare cosa siamo in grado di usare già oggi: sottotitoli automatici che vengono generati durante una call su Google Meet, traduzione in tempo reale di qualsiasi testo in qualsiasi lingua, e tante altre belle innovazioni che 10 anni fa ci sognavamo.
Cosa ci aspetta il futuro?
Non è così scontato che in futuro continui ad essere utile localizzare la propria presenza online in più lingue. Basti pensare a cosa stanno facendo i social network: Meta ha annunciato i primi test per tradurre automaticamente l’audio del reel di Instagram, sincronizzando anche il labiale di chi parla. Fantascienza? No, con l’AI ormai è tutto possibile.
Cosa potrebbe succedere quindi sui nostri siti web?
Non mi aspetto rivoluzioni per come funziona Google, ma se in futuro le nostre ricerche online si spostassero su altri strumenti come ChatGPT, non è così fuori dal mondo pensare che la lingua di un sito possa fare davvero poca differenza.
Qualsiasi informazione, indipendentemente dalla lingua usata, potrebbe essere accessibile a chiunque.
Quindi meglio non localizzare il proprio sito? Per il momento direi che non è ancora una strategia saggia: le bandierine per il cambio lingua hanno ancora la loro utilità.
Ma ben presto le cose potrebbero cambiare.
Hai un sito multilingua? Stai pensando di iniziare ad offire alcuni dei tuoi servizi all’estero? Se vuoi, parliamone.
Fai di te stesso un brand
Ho letto questo libro di
qualche giorno fa, e l’ho trovato molto ben strutturato, equilibrato e saggio. Non sono in target visto che il libro si rivolge a chi parte da zero e vuole far crescere il proprio brand online, ma ho comunque trovato diversi consigli interessanti.Vista la dispersione dei canali comunicativi, è necessario che tu abbia un luogo in cui, se ti cercano, ti trovano; se poi contiene anche il meglio della tua comunicazione ottieni maggiore efficacia. Un sito è il luogo in cui puoi posizionarti nelle ricerche e ottenere contatti o vendite.
La cosa migliore è che skande è concreto e dritto al punto.
Se vuoi aumentare la tua efficacia è venuto il momento delle decisioni difficili. Non puoi posizionarti come quello freddo, equidistante o imperscrutabile. È venuto il momento di segmentare il mercato e distanziarti da chi non ti assomiglia; troverai un pubblico con cui sarai a tuo agio e loro apprezzeranno un professionista con il quale condividono uno scopo.
Come sempre, puoi scaricare le mie note Kindle.
Link utili, selezionati con cura
Trascrizioni audio e video
Hai mai sentito parlare di Turboscribe? Può trascrivere i tuoi file audio e video, anche gratuitamente. Utilissimo se vuoi un testo dalla registrazione di una conferenza, o di una lezione.
Visione globale
Vuoi avere una visione più ampia su come le persone vivono tutti i giorni? Dollar Street è un progetto affascinante che ho scoperto grazie al festival DiParola. Raccoglie foto e video di famiglie da tutto il mondo, con indicato il reddito mensile. Da chi vive con 47$ / mese in Kenya, a chi sta in Francia con 14.000$ / mese.
Test di Turing e AI
Vuoi vedere se riesci a riconoscere la differenza tra un’intelligenza artificiale e una persona vera? Human or Not fa per te. Ammetto di non averlo provato, mi inquieta.
Data entry
Ti è mai capitato di dover compilare a mano centinaia di dati? Fallo fare a Magical: è in grado di automatizzare tutti quei compiti che anni fa ci avrebbero portato via un sacco di tempo.
Migrazione di page builder su WordPress
Ti è mai capitato di usare Elementor e di voler provare altri page builder? Con ClonewebX puoi migrare tutto il contenuto di un sito da un page builder all’altro. Utile se vuoi provare qualcosa di nuovo, come Bricks.
In conclusione
Siamo alla fine: newsletter interessante?
Lasciami un like per farmi capire che ti è piaciuta.
Questa settimana ho comprato il biglietto per l’Agile Day 2024: è a Firenze a novembre, e ci sono molti talk interessanti con tante sale diverse in contemporanea. Biglietto gratuito, con offerta libera.
Sarò anche a Videns Live ospite dell’amico Federico di Oltremira.
L’appuntamento con la prossima newsletter è tra due settimane.
A presto,
Tommaso
tomstardust.com
#quoteoftheday
Se hai qualche tipo di ossessione è meglio che tu approfondisca.
Isaiah Berlin
L’idea di solito inizia con “voglio il sito in almeno 3 lingue così mi trovano tutti”, ma molto spesso sono da valutare anche le conseguenze di questa scelta. È la versione elegante di un pensiero pieno di turpiloquio che ho avuto dopo che sto prendendo in gestione un sito con più lingue tra cui Arabo e Cinese.